Quando arroccare non è la priorità…
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Si è appena conclusa l’ennesima edizione del Campionato Italiano a Squadre di Scacchi... In questo articolo, analizzeremo brevemente una delle partite più interessanti giocate dal sig. Orlando, disputata con il Bianco contro una seconda nazionale in grande ascesa...

Si è appena conclusa l’ennesima edizione del Campionato Italiano a Squadre di Scacchi, che ha visto affrontarsi i circoli di tutta Italia in cinque intensi turni ricchi di sfide all’ultimo sangue, partite mozzafiato e inaspettati colpi di scena.

Tra i protagonisti assoluti di questa edizione, brilla l’”ASD circolo scacchi Alekhine” di Aradeo, che ha messo a segno un risultato eccezionale, ovvero la promozione di ben due squadre!

  • La Orange Alekhine ha conquistato la Serie C
  • La White Alekhine ha ottenuto un altro storico passaggio in Serie B

Un risultato frutto di anni di lavoro e dedizione: da tempo, infatti, il circolo si impegna per mantenere una posizione di rilievo nel panorama scacchistico nazionale, puntando sulla formazione di giovani talenti e sulla specializzazione dei giocatori più esperti.

Tra i protagonisti di questa straordinaria cavalcata troviamo il socio Orlando Pino, colonna portante della squadra e capitano della White Alekhine.

Orlando ha guidato i suoi compagni alla promozione in Serie B, confermando il valore già dimostrato l’anno scorso, quando fu tra gli artefici della prima storica promozione del circolo nella stessa categoria.
Un percorso non sempre facile per lui, fatto di alti e bassi, ma anche di determinazione e crescita: il suo ruolo da guida e la costanza nei risultati lo rendono un punto di riferimento assoluto. Gran merito, quindi, al capitano!

In questo articolo, analizzeremo brevemente una delle partite più interessanti giocate dal sig. Orlando, disputata con il Bianco contro una seconda nazionale in grande ascesa.
Sebbene non si tratti di una partita “da manuale” – e possa apparire poco educativa per i principianti – proprio per via delle numerose violazioni dei principi classici dell’apertura, scopriremo come ogni scelta fuori dagli schemi sia stata perfettamente giustificata e, senza mezzi termini, necessaria, per portare la vittoria dalla propria parte.

Analisi della partita

Vediamo di seguito come si è sviluppata la partita in questione, con Pino Orlando a condurre il gioco con i pezzi bianchi:

1. d4 ♞f6 2. c4 c5 3. d5 b5 4. cxb5 a6 5. bxa6 ♝xa6

Il Nero opta per il gambetto Benko, una linea dinamica in cui sacrifica il pedone b5 per ottenere un vantaggio nel controllo delle colonne laterali e una rapida attività dei pezzi. L’idea strategica è quella di esercitare pressione sull’ala di Donna, sfruttando le colonne “a” e “b” aperte per le torri, e spesso supportato da un potente alfiere fianchettato in g7.

Col passare del tempo, però, il Benko è diventato sempre più difficile da gestire per il Nero: la teoria moderna ha infatti evidenziato come, con un gioco preciso, il Bianco riesca spesso a neutralizzare l’iniziativa del Nero e a prendere il controllo della partita.

6. ♘c3 d6 7. e4 ♝xf1 8. ♔xf1 g6

Generalmente, il Bianco ritarda la spinta in e4 per consentire il fianchetto dell'alfiere e garantire l’arrocco del re.
Il sig. Pino, invece, privilegia uno sviluppo rapido e aggressivo, puntando a mettere pressione sull’avversario sin dalle prime mosse, anche a costo di rinunciare temporaneamente alla sicurezza del proprio monarca.

9. f4 ♝g7 10. g4?! ♜O-O 11. h4? (vedi Figura)

Posizione dopo 11. h4

Siamo solo all’undicesima mossa, e il Bianco ha già avanzato tutti i pedoni davanti al proprio re! Una scelta tutt’altro che ortodossa: forse non la più accurata, ma sicuramente efficace. Da questo momento, il Nero dovrà muoversi con estrema precisione: basta poco per perdere il controllo della posizione.

11... ♛d7 12. f5! e6?

Arriva la prima imprecisione. Sarebbe stata più corretta una mossa come 12... h5 per provare a bloccare l'avanzata del pedone h, oppure anche 12... gxf5 per impedire la prossima spinta del Bianco, mossa che adesso diventa inevitabile...

13. g5! ♞h5 14. f6! ♞g3+ 15. ♔g2 (vedi Figura)

Posizione dopo 11. h4

La posizione è già estremamente complessa. È interessante notare come l’attacco del Nero sull’ala di Donna non sia mai realmente decollato; tutt’altro, alla quindicesima mossa il secondo giocatore si ritrova già sotto di  materiale.. Ora ha inizio una sequenza di mosse forzate...

15... ♞xh1 16. fxg7 ♚xg7 17. ♔xh1 e5 18. ♔g2 f5

Con quest'ultima mossa il Nero tenta un controgioco verso il re avversario. Tuttavia, ha pochi pezzi attivi e il Bianco non fatica a difendersi.

19. ♞h3 fxe4 20. ♘xe4 ♜a4 21. ♘f6 (vedi Figura)

Posizione dopo 11. h4

Il Bianco piazza il cavallo in f6, trovando un avamposto ideale e altamente fastidioso per il Nero. Da qui in avanti, la vittoria dipenderà solo dalla capacità tecnica nel concretizzare il vantaggio.

21... ♛b5 22. h5 ♞d7 23. b3 ♜d4 24. h6+ ♚h8 (vedi Figura)

Posizione dopo 11. h4

Un’altra mossa chiave: il pedone in h6 inizia a soffocare il re nero, intrappolandolo in una rete dalla quale sarà difficile uscire. Una pressione asfissiante che si rivelerà presto fatale.

26. ♕g4 ♞xf6 27. gxf6 e3 28. ♕f3 ♛d3 29. f7 ♛e4 30. ♕xe4 ♜xe4

La sequenza è forzata e il Nero ha oramai pochissime risorse. I pedoni in f7 e h6 rappresentano delle spine nel fianco del Nero.
La prossima mossa del Bianco è imparabile:

31. ♗b2+ ♜d4 32. ♘g5 e2 33. ♖e1 ♜a8 34. ♖xe2 (vedi Figura)

Posizione dopo 11. h4

Il matto è inevitabile: sta per arrivare la decisiva 35. ♖e8+.

Questa partita rappresenta un’autentica eccezione alla regola. In linea generale, in una partita di scacchi è fondamentale sviluppare armoniosamente i pezzi, mettere al sicuro il re con l’arrocco e solo dopo pensare a costruire un attacco efficace. Ma qui il Bianco ribalta completamente le convenzioni: ignora la protezione del proprio re e lancia in avanti senza esitazione tutta la propria catena pedonale, scegliendo la via della pura aggressività piuttosto di quella della prudenza.

È una strategia audace, spettacolare, ma anche estremamente rischiosa. Per funzionare, richiede una buona dose di coraggio, una profonda conoscenza tattica e la capacità di mantenere il sangue freddo in posizioni altamente sbilanciate.

⚠️ Quindi, un consiglio per i meno esperti: ammirate pure questa partita, studiatela, gustatevela… ma non prendetela come esempio da seguire alla lettera. Questo è un gioco ad alta tensione, e non tutti i giorni si può camminare sul filo del rasoio senza cadere. 😉

Riepilogo:

Di seguito è possibile osservare la partita per intero:

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